Oggi vi voglio parlare di un argomento spinoso. Le famiglie "cattive", quelle cioè disfunzionale che causano problemi a chi ci sta dentro invece di aiutarle e/o sostenerle.
Famiglie "cattive" abusanti sì ma c'è dell'altro
Non voglio parlare, però, di quelle evidentemente disfunzionali. Le famiglie violente, abusanti, trascuranti, sono famiglie malsane in modo esplicito. Lo si vede ad occhio nudo, anche da parte di inesperti.
Famiglie "cattive" che sembrano "buone"
Le famiglie di cui vi voglio parlare sono quelle apparentemente "normali": presenti, felici quanto basta, accudenti, convenzionali ma che senza accorgersene causano l'infelicità di chi vi appartiene.
Ruoli e mandati in famiglia
All'interno di ogni famiglia, ogni membro è chiamato a ricoprire un ruolo e di conseguenza a portare avanti un mandato implicito, cioè non dichiarato apertamente ma sottinteso, lo si sa e basta. Se, ruolo e mandato, sono flessibili allora la persona può integrarlo con altro che appartiene a se stesso (passioni, personalità, indole) o che apprende dall'esterno, dalle esperienze di vita, dalle amicizie o da altre relazioni fuori dalla famiglia. In questi casi, la persona è libera di modificare quel mandato iniziale per creane uno proprio, nuovo, arricchito da parti di sé oltre che dalle radici.
Esempio di ruolo e mandato famigliare
Vi aiuto a capire con un esempio molto semplice. Francesco è il primogenito di una famiglia di imprenditori. Il padre conta su di lui per portare avanti l'impresa di famiglia (mandato e ruolo). Francesco però, sente di volere essere di aiuto agli altri e vuole fare il medico. A questo punto la famiglia può reagire in due modi: sostenerlo nella sua scelta oppure opporsi duramente. C'è anche una terza possibilità, mostrarsi in disaccordo ma accettare, attraverso il confronto e il dialogo, la scelta del figlio.
Scelte di famiglie "buone" e "cattive"
La prima e la terza sono scelte di famiglie buone, che funzionano bene e non impediscono al proprio di figlio di fare la sua vita. La seconda è un esempio di famiglia "cattiva" che non permette apertura e flessibilità per cui blocca, reprime, giudica, si oppone. Creando così le basi per lo sviluppo di sintomi sempre più invalidanti.
Esempio di come una famiglia "cattiva" promuove sintomi
Ricordo ancora, la storia di Pamela, una ragazza di 28 anni che seguii tempo fa. Lei praticava la corsa in forma agonistica non perché le piacesse ma perché il padre la spingeva a farlo assiduamente. Così accadeva che durante gli allenamenti, Pamela, facesse davvero degli ottimi tempi. Mentre in gara puntualmente sbagliava qualcosa e non raggiungeva mai il podio. Questo faceva arrabbiare moltissimo il padre ma permetteva, inconsciamente, a Pamela di opporsi a quel mandato che gli era stato attribuito senza desiderarlo davvero. Poi Pamela è arrivata da me per degli attacchi di panico importanti, molto tempo dopo le gare di corsa.
Richieste troppo rigide possono creare sintomi
Questo cosa significa? Che se in una famiglia non c'è spazio per realizzarsi secondo i propri desideri, la persona che soffre di questo inizierà a lanciare dei segnali. Prima lievi, come le gare perse di Pamela, poi sempre più forti ed evidenti come gli attacchi di panico successivi.
Quando una famiglia è "cattiva"
Quindi, una famiglia è una "cattiva famiglia" quando è tanto rigida nelle sue aspettative da non accettare altre possibilità. Quando è incapace di integrare le proprie radici con l'estensione necessaria a crescere di rami, foglie e chioma verso l'esterno, verso l'alto e tutte le altre direzioni possibili.
Pensate ad una pianta, se fosse solo radici morirebbe quanto prima. Mentre l'incontro con l'esterno, l'aria, la luce, la pioggia, le consentono di crescere e svilupparsi senza dimenticare di essere nutrita anche dal terreno da cui proviene.
Sono solo queste le famiglie "cattive"?
Naturalmente i casi di famiglia "cattiva" possono essere tanti e di varia forma anche diversa da quella che ho raccontato. Le mie parole non possono esaurire tutte le possibilità ma va bene così, basta saperlo. E' come dire vi parlo di una stella, consapevole che nel firmamento ce ne sono molte altre.
Però mi preme ogni volta concentrarmi su un tipo particolare di problematica perché apre gli occhi su qualcosa che non siamo abituati a vedere. E' un po' la differenza tra guardare quella stella ad occhio nudo o con un telescopio. Si scoprono molte cose utili altrimenti non visibili.
Perché parlare proprio di queste famiglie disfunzionali?
E perché vi parlo proprio di ruoli e mandati in famiglia? Perché purtroppo sono molto spesso causa di sofferenza e sintomi invalidanti soprattutto quando sono troppo rigidi e duri. Molti attacchi di panico, ansie, depressioni, insicurezze, disturbi del comportamento alimentare fino ad arrivare alle psicosi nascono da mandati troppo rigidi. Più la famiglia è rigida ("cattiva" o disfunzionale) più i sintomi possono diventare severi e invalidanti.
Uno spunto di lettura leggera ma profonda
Quando parlo di questo argomento mi viene sempre in mente un libro per bambini. Ah, quanta saggezza c'è nei libri per bambini di oggi, io ci trovo tante verità e li consiglio soprattutto agli adulti. Il libro che ho in mente è "Piccolo giallo e piccolo blu" di Leo Lionni. E' un libro carinissimo che spiega come la "contaminazione" con l'esterno ci cambia ma non ci fa perdere la nostra origine. E questa contaminazione è fonte di ricchezza e felicità. Se vi capita leggetelo.
Concludendo
Bene, credo di essermi dilungata abbastanza per cui è meglio che mi fermi se non voglio andare fuori tema.
Se quello che hai letto, fa risuonare qualcosa in te perché ti senti dentro una famiglia troppo rigida o perché senti di essere un famigliare rigido che vorrebbe alleggerirsi un po' allora forse puoi pensare che si può fare qualcosa per cambiare.
E se vuoi iniziare un percorso di psicoterapia con me scrivimi pure su WhatsApp al 349 6347184 per prendere il tuo primo appuntamento.
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Dr Katjuscia Manganiello
Psiologa e Psicoterapeuta a Pesaro e Online
Tel. 349 6347184